Be cool, be Dr Martens!
Cosa non può assolutamente mancare nel
tuo armadio, o meglio, nella scarpiera? Ma è ovvio! Le intramontabili Dr.
Martens.
Lo stivaletto fu rivestito
con gli scarti di gomma dell’aviazione tedesca, la Luftwaffe, mentre per la
tomaia vennero usate vecchie divise dismesse dell’esercito. Furono talmente
comode e resistenti che conquistarono anche le casalinghe. Dalla Germania, con
l’acquisto della società da parte della R. Griggs & Co., la produzione si
spostò in Inghilterra. Il processo di anglicizzazione si concluse con il nome “Dr.
Martens”. Il mercato del 1960 conquistò tutti: ormai, anche i poliziotti
indossavano lo stivaletto. Un anno dopo venne brevettato lo scarponcino a tre
buchi: il classico degli impiegati alle poste, del sindacato e della sinistra
inglese. Le Dr. Martens sono passate per i piedi degli hard mod londinesi, degli
skin, ossessionati nel lucidarle e abbinarle con i jeans stretti; per i piedi
dei punk, con la tipica andatura “molleggiata”.
Nel 2007, Jean Paul Gaultier, Vivienne
Westwood e Jimmy Choo li portano sulle passerelle e creano altre linee colorate
e più particolari. A questo punto arriviamo a oggi, con Dr. Martens a pois
(come quelle nelle foto) che non sono più scarpe da operaio né da punk, ma
conquistano fashion blogger, stylist, addirittura anche fotografi e altri
addetti ai lavori. Tutti le vogliono, tutti le portano. Sono cool, comode e
hanno quel tocco underground che dona sicurezza a qualsiasi outfit. E per
combattere nella giungla della città cosa c’è di meglio dello stivaletto che ha
conquistato tutti, dal 1943 fino ad oggi? Niente di meglio! Dr Martens is cool!